Interrogazione con richiesta di risposta orale
Oggetto: Crisi presso lo stabilimento Italcementi di Borgo San Dalmazzo.
PREMESSO
- che a seguito di incontro svoltosi il giorno 29.01.2009 tra le rappresentanze aziendali e sindacali della ditta Italcementi di Borgo San Dalmazzo, l’Azienda ha comunicato l’assegnazione di ferie forzate e di cassa integrazione ai propri dipendenti, nonché il fermo temporaneo di tutte le attività per l’anno corrente; tali situazioni sono state confermate al Sindaco di Borgo San Dalmazzo in un incontro con le RSU dell’Azienda;
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che in data venerdì 6 marzo i cancelli della fabbrica sono stati chiusi unilateralmente e che in un incontro svoltosi presso il comune di Borgo San Dalmazzo martedì 10 marzo, la Direzione della azienda ha comunicato la cassa integrazione a rotazione per tutti i dipendenti, senza garantire alcun futuro per l’attività produttiva, anzi facendo intendere che la fabbrica verrà chiusa entro breve tempo.
CONSIDERATO che la materia prima dello stabilimento è prelevata in una cava ubicata nel Comune di Valdieri, e che risulta considerevole il numero di occupati presso l’Azienda, non solo di Borgo San Dalmazzo, ma anche delle Valli Gesso e Vermenagna, per un totale di circa 100 dipendenti;
RILEVATO che alcune attività dell’Azienda sono esternalizzate a piccole aziende artigianali della zona, in particolare per quanto concerne gli escavi e le movimentazioni della materia prima;
CONSIDERATO CHE risultano pesanti le conseguenze negative per i lavoratori e per la valle interessata, già colpita da chiusure e ridimensionamenti di altre fabbriche
PRESO ATTO della grave crisi recessiva a livello mondiale e nazionale che ha pesanti ricadute anche sulla provincia di Cuneo, per troppo tempo, a torto, considerata “isola felice”
INTERROGANO per sapere
Se l’Assessorato e la commissione competenti non intendano organizzare urgentemente un incontro con l’Azienda e con le rappresentanze sindacali, per studiare ogni eventuale azione per la tutela dei livelli occupazionali e di una attività presente storicamente nel territorio.
Primo firmatario : Sergio Dalmasso